Motivo “All’olandese”
Tra le tante decorazioni in monocromia azzurra, i maiolicari faentini e quelli dei centri limitrofi (ad esempio imolesi), dimostrano di conoscere e di applicare piuttosto dettagliatamente quella detta “all’olandese” (o franco-olandese), che applicano a gran fuoco, con sciolta perizia decorativa e controllato garbo, prevalentemente su ampi servizi da tavola.
Questo genere in monocromia turchina, nei centri italiani si trasforma e da essi si diffonde massicciamente in forme sempre più schematiche, al punto che, abbandonate le squisitezze settecentesche delle trine e dei vezzi a leggeri colpi di pennello, mantiene solo gli elementi costitutivi essenziali, quali le lunghe foglie a ventaglietti ed un bouquet di fiori al cui centro domina una coppia di corolle di tipo assai convenzionale.
Tali modelli penetrarono anche in Romagna e verranno tradotti spigliatamente per tutto l’Ottocento, sempre rigorosamente in monocromia turchina smagliante che nel tempo rimarrà una sigla cromatica locale.