Stemma: Pino terrazzato di verde, centrato da una moneta dorata

Territorio: Fra la sponda sinistra del fiume a valle della città, corso Saffi, corso Garibaldi e via Ravegnana, compreso il castello di Granarolo

Sede: Via della Croce, 14

Capo Rione: Damiano Tinelli

Email: rionenerofaenza@gmail.com

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Il pino marittimo del Rione di Porta Ravegnana richiama fin dal principio il collegamento del Nero con l’importante scalo commerciale sulle coste dell’Adriatico, situato a nord della

Damiano Tinelli

città. Sempre nella parte settentrionale del contado si trovava anche il castello di Granarolo, fatto costruire nel 1317 da Francesco Manfredi per meglio presidiare la campagna fra Cotignola e Russi, che vede il proprio castellano e le proprie insegne presenti fra le fila del Rione Nero. Ma il vero cuore del Rione si trova fra le mura cittadine, dove sorgeva il Monte di Pietà (fondato nel 1491, funse per secoli da banca a basso interesse per i poveri e da tesoreria pubblica, dal 1510 prese sede affianco al Duomo) e soprattutto in Via della Croce, dal nome della Confraternita presente nel Quattrocento, ora sede del Nero.
La sede del Rione è ubicata all’interno di un’area cortilizia dove si effettuano tutte le attività rionali (preparazione degli alfieri bandieranti e musici che accompagnano la sfilata il giorno della corsa del Palio del Niballo) nonché quelle culturali e ricreative collaterali che impegnano persone di ogni età. Nella sede vengono gelosamente custoditi i drappi di raso rosso testimoni delle vittorie conseguite nella corsa del Palio, e a testimonianza di vittorie vi sono pure le torri dorate e le torri argentate, quest’ultime destinate ai vincitori della gara degli sbandieratori nella disciplina della coppia tradizionale. La sede accoglie al piano superiore un piccolo museo dove si conservano i ricchi costumi da sfilata indossati durante le sfilate, comprese le insegne dei casati rionali Quarantini e Cittadini: il Casato dei Quarantini, aveva in origine un diverso cognome, quello dei Mazzi, nel cui stemma figurano tre mazze legate da un nastro. L’antica famiglia nobile faentina dei Cittadini, invece, è rappresentato dalla figura di Girolamo Cittadini e fu sempre vicina alla Signoria Manfreda.
All’interno della sede sono esposti i pannelli ceramici a ricordo dei palii vinti dai cavalieri, eseguiti dai migliori maestri d’arte della ceramica faentina.

Nel mese di giugno, alla vigilia della corsa, ogni anno si programmano settimane all’insegna dello spettacolo e della cultura dove si possono anche gustare piatti tradizionali romagnoli nell’osteria allestita appositamente per l’occasione.

Il Rione Nero conta su un gruppo di circa 40 elementi tra sbandieratori e musici che ogni anno si prepara per le competizioni con la voglia di ottenere sempre il meglio; questo impegno lo ha portato a raccogliere negli anni passati molti successi sia a Faenza che a livello nazionale.