Motivo settecentesco: “ROVINE CON FIGURE”
La denominazione di “Rovine con Figure” viene adottata per una classe decorativa tra le tante elaborate a gran fuoco dalla Manifattura Ferniani attorno alla metà del 1700.
Le raccolte del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza documentano servizi da tavola con la figuretta di viandante in primo piano che su campo libero si dirige per lo più verso la “rovina” (qualche colonna di tempio classico) posta da una parte mentre fa da elemento equilibratore dell’impianto decorativo un alberello dall’esile slanciato tronco che percorre la superficie longitudinale; un “castelletto” infine chiude l’intera composizione.
Talvolta il viandante può essere sostituito con una figuretta di cacciatore, presa a prestito dalle coeve scenette a “caccine”, che lascia alle spalle la “rovina”.
Frequenti sono anche le scenette di genere in bei costumi d’epoca, che per lo più si desumevano da disegni e stampe di autori celebri e che i Ferniani usavano dipingere chiuse in eleganti cornici Luigi XV e XVI.