Si stanno svolgendo in questi giorni le prove ufficiali in Piazza del Popolo, davanti a folle numerose di curiosi e rionali, nonostante il caldo o il maltempo. Esse sono essenziali per capire le distanze tra gli elementi che compongono i gruppi musici e sbandieratori e per potersi muovere con facilità il giorno della gara. Seconda tappa delle interviste doppie agli atleti dei cinque Rioni Manfredi si è svolta proprio in questo contesto, alla fine dell’esibizione della Grande Squadra del Rione Verde. Abbiamo infatti intervistato Marco Santandrea, con la chiarina ancora in mano, e Francesco D’Eusanio, che quest’anno a settembre festeggerà i venti anni di attività nel Rione di Porta Montanara.

 

Da quanto suoni/sbandieri?

Marco: Sarà più meno dal 2007, prima da “mini”, e poi dal 2010 nel gruppo storico.

Francesco: Sono entrato nel gruppo under nel settembre 1997, quindi da quasi 20 anni.

Qual è il ricordo più bello che hai della tua esperienza rionale?

Marco: Mi trovo molto bene al Rione, ci sono tanti bei momenti che ricordo con piacere, non ne ho uno preferito in particolare, magari un giorno arriverà!

Francesco: Senza dubbio il primo campionato italiano a Ferrara, la prima vera uscita di gruppo, che abbiamo fatto tutti quanti assieme, eravamo in otto dello stesso anno, nel 2003.

La gara più bella?

Marco: Una gara che abbiamo vinto a Ferrara: era un torneo solo musici , il “Torneo Bruno Carrieri”. Erano un po’ di anni che partecipavamo ed era un risultato che aspettavamo da tempo e che dopo alcuni scivoloni abbiamo ottenuto.

Francesco: Per il risultato, per le circostanze e per la particolarità di quella giornata, direi la coppia giovani del 2012, ma se la gioca anche con la Piccola Squadra dell’anno scorso, perché è stata una vittoria di squadra e io mi sento un po’ più partecipe della squadra che delle prove individuali.

Come motivi la tua squadra a fare sempre meglio?

Marco: non sono io il “caricatore ufficiale” del gruppo, però invito sempre chi vedo in difficoltà a stare concentrato e a pensare a quello che deve fare dopo pochi secondi, senza distrarsi o mettersi a chiacchierare, insomma è importante stare sul pezzo.

Francesco: A schiaffi prima di tutto, poi dopo il bastone la carota: gli dico che sono bravi, che sono capaci e poi è un segreto.

Come affrontate i momenti critici all’interno del vostro gruppo?

Marco: Li affrontiamo con tanta autocritica, in questo modo capiamo i nostri errori e cerchiamo di migliorarli per poi essere sempre pronti a stare al passo coi tempi e con le evoluzioni degli altri gruppi negli ultimi anni.

Francesco: Alla stessa maniera: bastone subito, perché se lo sono meritato, e poi carota perché “dietro le nuvole c’è sempre il sole”, come disse una volta uno di noi.

Qua è il miglior consiglio che ti abbiano mai dato?

Marco: Suonar forte, forte, forte, forte, è il primo consiglio che mi hanno dato quando ho cominciato in Grande Squadra e da allora ho sempre suonato forte, a volte anche troppo.

Francesco: Mettere il compagno nelle condizioni migliori!

Fai un augurio agli sbandieratori / ai musici del Rione Verde.

Marco: A muso duro come sapete fare, sicuramente manterrete alto il livello che avete dimostrato di avere negli anni precedenti.

Francesco: Rispettate il tempo!