Fuori il Verde, che si ritira dopo la prima serie di sfide, la giostrata rimane monca di ben sette tornate. Il Borgo, nella sua serie (la prima, appunto), aveva riportato due scudi che non erano male, considerato che lo si valutava come ultimo del campo. Appena entra Valentino Medori col suo sauro volante Usurpatore l’aria all’interno dello stadio si scalda: quando poi ti piazza lì un 12.443 da record, ribadito da un 12.522 che lo vede però sconfitto dal Giallo in 12.320 e da un 12.479 sul malcapitato Cordari del Borgo, va quasi in ebollizione. Il Rosso ha perso solo la tornata che non poteva vincere ed è già a quattro scudi.

Il Giallo è a punteggio pieno e ne ha due come il Borgo, ancora nessuno per il Nero e tali rimarranno per il Verde. Anche il Nero, passato a sinistra, ne agguanta due: uno “in solitaria” col Verde e uno, in una bellissima tornata risoltasi sul filo dei centesimi (12.746 contro 12.755), col Borgo. Nulla può contro i primi due, sempre più scatenati, che viaggiano da 12.4. Rosso 5, Giallo 3, Nero e Borgo 2, Verde zero. Uno scudo a testa del Verde per tutti e della quarta serie di sfide c’è solo da annotare che il Giallo “corre” in 12.659, probabilmente Daniele Ravagli è costretto a mantenere vigile Ischia Porto, soggetto di molto “distraibile”… gli altri tre viaggiano di rimessa, tranquillamente sopra i 13 secondi. Rosso 6, Giallo 4, Nero e Borgo 3, Verde zero.

Ci siamo, è il momento della verità. Quando entra il Giallo per l’ultima serie di sfide ci sono ancora diverse possibilità a suo favore e la prima è che riesca nell’intento di conquistare i primi due scudi. Batte il Borgo (manco di molto) e perde col Rosso; non si prende con dei 12.6/12.7 uno che ti arriva da 12.470: i dubbi aumentano.

Ravagli ci mette tutto il suo mestiere e si vede ma Ischia da sinistra è decisamente meno fluido nell’azione, attacca poco la pista, sembra un altro cavallo. Ora ne deve veramente vincere due su due, ma per accedere agli spareggi: entra il Nero, lo sfidato. Matteo Tabanelli “trova” la tornata giusta, 12.757, vincente…
il Giallo arriva in 12.817 e cede lo scettro. Il Rione Rosso ha vinto il suo 32° Palio, Valentino Medori il secondo in tre anni. La classifica finale recita Rosso 7, Giallo (che rinuncia all’ultima tornata) 5, Nero 4, Borgo 3, Verde zero.

La scuderia dominante (ora di nuovo solo teoricamente) è stata battuta dal miglior binomio oggi presente al Bruno Neri. Per vincere il Niballo ci vuole un messer tosto e un grande destriero: ambedue sono nella scuderia del Rosso. Valentino Medori è oltretutto molto migliorato nell’assetto al bersaglio (visionare le giostrate delle ultime tre edizioni per rendersene conto).

Il Giallo ha il cavaliere, questo è fuori discussione, ma lo “svecchiamento” che sembrerebbe aver messo in moto la commissione veterinaria potrebbe rimanergli indigesto. Gli altri tre sono una categoria indietro, servono cavalli che scendano metodicamente a “dodici e cinque” (e potrebbe non bastare) per andare a prendere i primi due. Borgo e Nero non li hanno, il Verde non abbiamo capito ‘cosa abbia nelle mani’. Auguriamo comunque a tutte le cinque scuderie un buon lavoro indirizzato alla stagione che verrà.

Mario Giacomoni