Partito ufficialmente il countdown alla giostra del 25 giugno, i cinque rioni cittadini sono ora nel pieno della settimana del Palio: sei giorni all’insegna di musica, cibo ed eventi che coinvolgono tutti coloro che vogliono vivere da protagonisti l’atmosfera unica del Palio faentino. Il momento clou di questa settimana, è da sempre quello dedicato alla Cena propiziatoria di sabato 24 giugno. Avete mai partecipato? Ecco allora 5 buoni motivi per non mancare all’appuntamento:

 

1. Buon cibo. Siamo in Romagna, terra di vini e sapori, dove ogni occasione è buona per mangiare e stare insieme. Perché come dice il detto: A pânza pina u’ s rasòna mej. Lunga vita alle azdore e alle cucine rionali!

2. Fare strategia. Durante le cene propiziatorie si parla un po’ di tutto, ma soprattutto di strategie rionali. Quale migliore occasione per discutere dei risultati eclatanti delle prove appena concluse o delle edizione passate? O ancora per fare pronostici sulle possibilità di vittoria e, perché no, dire la propria sulle scelte degli altri rioni? Si fa per parlare… in fondo c’è un po’ di Kissinger in ognuno di noi.

3. Acclamare i cavalieri giostranti e la dama. I cinque cavalieri sono senza dubbio gli eroi rionali. Lo erano nel Medioevo e lo sono tuttora, la filmografia in materia non mente. Sono quelli che tengono incollati gli spettatori sugli spalti quando si avvicinano fieri al Niballo. Sono loro che fanno urlare, ridere e abbracciarsi e per questo meritano di essere acclamati come si fa con le rock star. Insieme a loro alle cene propiziatorie ci sono anche le dame, l’immagine femminile del rione. Coloro che rappresentano la grazia e il fascino che rende sognanti e fieri dei colori che si portano attorno al collo. Altro che Miss Italia.

4. Dare il proprio contributo. La cena propiziatoria è il momento giusto per rendere omaggio al lavoro di tutto l’anno dei rionali, che mettono anima e corpo per offrire alla cittadinanza un mese ricco di eventi ed emozioni. Nulla di ciò che vediamo sarebbe possibile senza il contributo di soci, volontari e simpatizzanti, che dedicano il loro tempo ad organizzare intrattenimenti sempre nuovi. Non va infatti dimenticato che sono sempre più crescenti le spese sostenute dai cinque rioni, soprattutto a livello di spese di scuderia. Partecipare significa anche dare il proprio contributo, affinché la tradizione del Niballo possa proseguire negli anni. Così si fa in famiglia.

5. Fare aggregazione e divertirsi. Non solo gastronomia ma anche mostre, musica, sport, giochi e tanto intrattenimento. I rioni sono il luogo dove sentirsi parte di un gruppo, dove ci si sente uniti, dove si imparano i cori e nascono le amicizie. Poi, tra una risata e uno sfottò arriva alla mezzanotte, che porta con sé il momento goliardico atteso dai più giovani delle “acquate tra tifoserie”: tutti contro tutti nel sano rispetto della competizione, ma poi si torna ad essere uniti nel nome del palio. Gaudeamus igitur!

 

Se non lo avete ancora fatto e volete partecipare alle cene propiziatorie, non dimenticate di prenotare il vostro posto contattando direttamente i rioni (Borgo Durbecco tel. 0546 634478, Rione Giallo tel. 0546 660663, Rione Nero tel. 0546 681385, Rione Rosso tel. 0546 680808, Rione Verde tel. 0546 681281). Buona cena propizia a tutti!