Domenica 25 giugno voi rappresenterete in campo non soltanto i vostri Rioni; di fatto, voi sarete tutta la città di Faenza. Su di voi avrete non solo gli occhi della città, il peso della competizione, il momento culminante di un intero anno di Palio, ma molto, molto di più.

Domenica avrete sulle vostre spalle tutta la storia che sta dietro di voi, il lavoro, l’impegno, la fatica e la passione dei tanti che sono venuti prima di voi e di quelli che oggi con voi hanno lavorato e lavorano per fare grande il Palio di Faenza. E’ anche la dignità, il prestigio, l’immagine di tutto ciò che sarà legata a voi in quel momento.

Inoltre, inutile negarcelo, avrete addosso gli occhi di tutto un mondo di cui, a livello nazionale, il nostro Palio fa meritatamente parte e che oggi attraversa un momento di grande attenzione.

Sia grande il segno del rispetto, sia da parte vostra che dei vostri uomini a terra, per il vostro amico cavallo: anche lui avvertirà l’ansia della gara, sentirà il respiro sospeso di tutto lo stadio, la tensione e l’emozione del Palio.

Date il meglio di voi stessi e non chiedete al vostro cavallo più di quanto egli, in tutta la sua generosità e la sua amicizia, può effettivamente darvi. Ricordate che non siete dei semplici fantini, voi siete e dovete essere i migliori, voi siete i cavalieri del Niballo Palio di Faenza.

Viva il Palio, vinca il migliore!

Benedetta Diamanti
Coordinatore organizzativo
del Niballo – Palio di Faenza

Valentino Medori – Rione Rosso

E’ il favorito della giostra, sia per la netta vittoria 2016 sia per gli esiti delle prove dei giorni scorsi. Il cavaliere del rione di Porta Imolese ha 33 anni e nella vita è controllore del traffico all’aeroporto di Bologna. Cavalca da 17 anni (“la prima volta su Milord”, storico cavallo del Borgo, rispose a una video intervista di Buonsenso@Faenza, ndr). A correre con lui la giostra del Niballo 2017 ci sarà il fedele Usurpatore, con cui si è tolto numerose soddisfazioni. Il cavallo è imbattuto nella giostra del Niballo da ben 24 tornate.

Andrea Gorini – Borgo Durbecco

Al Niballo è sempre stato tra i papabili vincitori, ma non è mai riuscito a salire sul gradino più alto del podio: secondo posto nel 2014, 2015 (agli spareggi) e 2016. Borgo Durbecco ripone le proprie speranze su Andrea Giorni, 42 anni. Nonostante non sia mai riuscito a vincere la giostra, detiene un prestigioso titolo: il record assoluto della pista del Niballo da quando c’è il cronometraggio elettronico (nel 2010 ottenne infatti uno straordinario 12”135 sulla pista di destra). Si presenterà alla sfida a fianco di Socrates de Bonorva.

Daniele Ravagli – Rione Giallo

Ha già scritto a modo suo la storia del rione di Porta Ponte, ma non vuole certo fermarsi qui. Molti indicano Daniele Ravagli, 31 anni, disegnatore meccanico, come l’antagonista principale del fantino del Rione Rosso. Lui non ha bisogno di presentazioni: due vittorie nella Bigorda d’Oro (2008, 2009) e una storica nel Niballo, riportando al Giallo il palio dopo un lungo digiuno (2013, dopo che nel 2011 il suo cavallo era stato squalificato per doping). Per correre il Niballo 2017 sembra abba scelto Nanbo King, cavallo con cui conquistò il titolo nel 2013.

Matteo Tabanelli – Rione Nero

Il fantino del Rione Nero vuole fare il grande salto e tentare di conquistare – dopo solo un anno dal successo della Bigorda – anche il Palio del Niballo, così come fece l’anno scorso Valentino Medori. Matteo Tabanelli è il più giovane dei cinque fantini in gara: 21 anni, agricoltore, cercherà di arricchire l’albo d’oro del rione di Porta Ravegnana, fermo dal 2008, portando a 16 i successi complessivi. Si presenterà alla giostra del Niballo con Tout Reserve, cavallo con cui ha conquistato il “palio dei giovani” nel 2016.

Marco Diafaldi – Rione Verde

Potrebbe essere l’outsider di questa edizione. Chiamato all’ultimo per l’infortunio occorso a Massimo Gubbini durante la quintana di Foligno, Marco Diafaldi, 30 anni, vanta già due vittorie consecutive alla giostra del Niballo (2014, 2015) e quindi, nonostante il poco tempo avuto a disposizione, saprà certamente sopperire con la propria esperienza all’improvvisa chiamata per difendere lo stemma del rione di Porta Ravegnana. Si presenterà ancora una volta con il fidato destriero Dudù, ossia Nodiù de Ureco.